La retrospettiva della fantasiosa vita di un educatore-geografo, un po' nomade e un po' no.
"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari
giovedì 17 gennaio 2008
Sono un orso, perché sono grande e grosso e mi muovo scuotendo gli alberi, mi gratto la schiena come posso e dove posso, e non so mai bene se mi sto comportando come si deve, ma sempre e solo come mi viene.
Sono una formica, perché lavoro sodo e corro in giro: senza una parvenza di meta, zampetto a destra e a manca portando carichi mille e mille volte più grandi di me. Eppure corro, giro e ricorro. Non una formica regina, mille formicai.
Sono un bradipo, perché mi prendo i miei tempi, perché per far scoppiare i piedi, le mani, gli occhi e il cuore c'è sempre tempo. Perchè è bello starsene appesi ad un ramo e vedere gli orsi e le formiche che corrono e si grattano la schiena.
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