"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


domenica 28 novembre 2010

Un sogno di me





Mi preparo per un seminario intitolato "Il Paterno in Educazione", tenuto da Paolo Ragusa, del CPPP. Mi si chiede di portare una fotografia che richiama un "senso di paterno". Così vado a rovistare tra vecchie fotografie, sperdute in mezzo a cassetti scassati e pieni di polvere.

Volti, sguardi e luoghi si intrecciano e richiamano una commozione sopita altrove. Non trovo la fotografia che cercavo, ma inizio a sfogliare una serie di immagini che non avevo mai visto - perse chissà dove, custodite chissà da chi.

Ne scelgo una.

Mio padre mi sorregge, mentre sediamo sul greto del fiume: la sua mano indica un movimento lontano, le sue labbra descrivono quello che c'è all'orizzonte, il suo sguardo è attento e indagatore. Anche i miei occhi indagano e mi disegnano l'espressione di chi sta cercando, di chi comincia a scoprire la curiosità. E' domenica mattina: in quello spazio compreso tra la messa e il pranzo domenicale, che più in là negli anni sarà solitamente a base di risotto allo zafferano e quaglie.

Scelgo questa foto perché rappresenta un modello educativo che in qualche modo ri-conosco. Un modello volto alla scoperta, alla esplorazione, all'incanto disvelatore, alla descrizione inclusiva e mai esaustiva.

Scelgo questa foto perché del "Paterno" mi permette di ri-conoscere l'intenzione di guidare lo sguardo alla ricerca di qualcosa che è nascosto tra le linee dell'orizzonte; l'intenzione di dare un nome alle cose che accadono, disvelandole senza mai conoscerle del tutto; la creazione di un orizzonte mai del tutto conoscibile, ma sempre e comunque ri-conoscibile: uno spazio aperto alla curiosità, alla possibilità, al futuro.

Il seminario dura due giorni, il "Codice Paterno" viene indagato in lungo e in largo, lasciando intenzionalmente aperte delle enormi domande, degli enormi spazi di lavoro personale.

Alla fine però, lo si delinea comunque come qualcosa che va ben oltre l'autorità, la biologia, il contenimento, il dominio.

Qualcosa che ha a che fare con l'intenzionalità e la gratuità di sognare un figlio.

Qualcosa che ha a che vedere con il coraggio di donargli un futuro.

Qualcosa che attiene alla possibilità di creargli un vuoto che sia curiosità e desiderio, da ricercare e soddisfare in autonomia, per crescere.

Ecco, io so che in quegli anni sono stato sognato.


giovedì 25 novembre 2010

Metamorfica





Cambiano i gesti, cambiano gli sguardi,
cambiano le volontà, cambiano i desideri.


Cambiano le parole,
cambiano le frasi.


Cambiano le azioni,
cambiano gli impegni.


Restano i piedi a terra,
a reificare la volontà.


E resta la testa tra le nuvole,
a trarre ispirazione dagli orizzonti.





sabato 20 novembre 2010

Io parlo.





In questi giorni non faccio che parlare. Parlare da arrabbiato. Parlare forte, parlare alto, perché sono ancora molti quelli che girano con le dita nelle orecchie.

Parlo della Corte Costituzionale che bypassa le Leggi regionali che bloccavano la costruzione di centrali nucleari nel loro territorio, o che respinge il ricorso delle Regioni contro il Decreto Ronchi, frustrando le speranze di tutti i cittadini che pretendono che l'acqua sia un diritto non commerciabile.

Parlo delle motivazioni che vogliono Dell'Utri intermediario di mafia, e di un sistema parlamentare che lascia lui e il beneficiario delle trattative liberi di governare invece che costringerli a soggiornare nelle patrie galere.

Parlo dell'arbitraria e "liberale" decisione del governo di intascarsi il 75% del 5xMille del 2009. Trecento mila euro frutto di donazioni libere e consapevoli dei cittadini. Salvo poi chiarificare: "Siamo stati fraintesi: intendiamo solo dare un acconto, più tardi daremo anche il resto..."

Parlo del colpo di mano grazie al quale le scuole private si sono viste ridare i fondi tagliati, mentre la scuola pubblica muore sotto edifici fatiscenti, dirigenti scolastici aziendalisti e burocrati, e insegnati pettegoli e chini a qualsiasi colpo basso pur d'essere più produttivi.

Parlo della volgarità barbarica, deludente e strisciante sventolata dai praticanti della "politica del fare". Una volgarità mai fine a se stessa, sempre finalizzata a costruire un'immagine e un comportamento nei quali la gente possa trovare un'istintiva identificazione, un anestetico punto di riferimento al quale delegare ogni pulsione e desiderio di rivalsa.

Parlo della vigliaccheria che spurga dalle invocazioni della pena di morte: un grido impulsivo e volgare, che arriva dal ventre di chi non intende trovare alcuna risposta costruttiva al delitto.

Ecco perché fatico a scrivere. Perché, in qualche modo, preferisco parlare. E Denunciare. E Resistere.



lunedì 15 novembre 2010

Convegni, letture, progetti






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Si è concluso il Workshop sull'Educazione Ambientale organizzato da Area Parchi Lombardia presso il Parco del Ticino, nella zona della Riserva Naturale Orientata "La Fagiana" (titolo "Quali strumenti per diffondere l'offerta formativa?").

La partecipazione è stata altissima: da tutta la Regione sono intervenute Associazioni, Cooperative ed Enti gestori di parchi e riserve. Tutti hanno portato le loro esperienze, le loro professionalità e la loro voglia di mettere in rete ciò che si conosce e ciò che ancora crea dubbi e paure.

Alcune delle preoccupazioni che abbiamo avvertito riguardano:

- Gli enormi tagli alla scuola pubblica e le condizioni di lavoro di maestri e insegnanti,

- La mancanza di un albo professionale di guide naturalistiche/educatori ambientali (e la conseguente precarietà di tutte le professioni coinvolte in attività di EdAmb),

- La concorrenza tra gli attori del settore, non sufficientemente regolata da Enti amministrativi

- La necessità di dotarsi di un sempre più ampio ed inclusivo quadro teorico/pedagogico valido e all'avanguardia (che grazie a Midori del CNR di Genova e al contributo di Salomone dell'Universtà di Bergamo si sta delineando sempre più in termini quali interdisciplinarietà, ricorsività, complessità, partecipazione, coprogettazione e responsabilizzazione)


Nonostante tutto ciò, l'entusiasmo è stato elevato e la partecipazione ai dibattiti e ai laboratori ha permesso di arrivare alla conclusione dei due giorni di incontri con una larga soddisfazione generale.

Alcuni margini di miglioramento (come la necessità di limitare i "momenti vetrina" o le "attività frontali" in favore di attività partecipative ed esperienziali) ci sono sempre, ma gli organizzatori hanno dimostrato di saper cogliere le critiche e sviluppare soluzioni interessanti, quindi si vedrà l'anno prossimo che cosa proporranno.

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- "Pro e Contro Marx" di Edgar Morin. Una raccolta di riflessioni sul pensiero marxiano e sulla necessità di ripescarne l'originale filosofico (la "dialettica" come principio primo dell'esperienza e del flusso dell'esistenza) al di sotto di tutte le letture politiche e corrotte che ne sono state fatte nel tempo. Questo per comprendere a fondo la necessità di adottare quello che Morin definisce Epistemologia della Complessità.

- "Il Condominio" di J.G. Ballard. Un racconto scritto nei primissimi anni '70 in maniera follemente lucida. Racconta il tracollo sociale all'interno di una futuribile città-condominio, nella quale la tecnologia più avanzata diviene un mezzo ordinario quanto inconscio per demolire inibizioni e scrupoli alla base della convivenza civile.


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I Maestri Itineranti aprono la stagione 2010/2011 dei progetti nelle scuole con due imprese piuttosto impegnative:


- "Intergalattici Rifiuti", progetto nel quale un gruppo di bambini di 1^ e 2^ elementare saranno chiamati ad organizzare il Congresso Intergalattico dei Maestri Itineranti sui Rifiuti, al quale parteciperanno anche i Delegati galattici del Mondo della Carta e del Mondo della Plastica. In collaborazione con le scuole e il comune di Lonate Pozzolo.

- "L'Aula in Giardino 2.0", nel quale si organizzeranno la progettazione e la realizzazione di un "giardino d'acqua" nei pressi della Scuola media di Leggiuno, continuando il lavoro fatto l'anno passato. In collaborazione con il lungimirante Assessorato alla Pubblica Istruzione e un invidiabile parterre di eccellenti insegnanti.




giovedì 4 novembre 2010

Una vela al futuro




O "Pensieri per qualcosa ch'è un po' più di un arrivederci
e un po' meno di un addio"


Le esperienze di crescita sono un tessuto dalla trama fitta e resistente.

Vi si intrecciano gli affetti e le sconfitte, gli amori e i dispiaceri, gli insegnamenti e le scelte sofferte, gli errori e le vittorie. Vi si intrecciano le vite delle persone che ci stanno vicine, di quelle che ci siamo lasciati alle spalle, di quelle che vogliamo incontrare e di quelle che un giorno - presto o tardi - incroceranno ancora il nostro cammino.

Questo vorremmo che ti restasse di noi. Di noi e di te, di questi anni, mesi, giorni passati insieme. Vorrei che ti restasse un tessuto di vita intrecciata, caldo e resistente, per farne quello che sogni: una coperta per le notti più fredde o una vela per navigare verso il futuro.


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