"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


sabato 19 giugno 2010

Maremosso







Anche essere un educatore tra le Ragazze Cresciute mi richiama spesso alla mente le fantasiose letture ottocentesche che preferisco: quelle che raccontano di marinai, caccia alle balene, ricerche infinite di tesori, tradimenti e amicizie indissolubili nate e cresciute tra il sudore e i calli della vita.

Purtroppo, in questi giorni nei quali il nostro amato Paese sembra essere migrato per intero alle latitudini tipiche dei Monsoni... In questi giorni nei quali gli uragani con grandine e fulmini e scrosci portentosi sono all'ordine del giorno... In questi giorni nei quali il sole ridente sembra essere improvvisamente incappucciato e battuto come un desaparecido argentino... Proprio in questi giorni, la ciurma metereopatica svela tutti i suoi trucchi, i suoi inganni, le sue paure e le sue rabbie.

Il Capitano conosce la rotta a memoria, gli ufficiali conoscono le carte, ma la ciurma naviga a vista, in mezzo a tempeste metereologiche ed emozionali, irrazionali e reali, razionali e irreali... Così tutti noi siamo costretti a fronteggiare le rivolte in mezzo alle tempeste.

E il Capitano tiene stretta la rotta, mentre grida vigoroso gli ordini tra il vento e le nubi. E noi - nostromi, ufficiali e sottufficiali - li cogliamo a malapena, nascosti tra le parole a mezze labbra dei marinai: gocce violente dal cielo che ci insultano l'anima e il viso. Per poi riportarli, quegli ordini, con il cipiglio preoccupato di chi ha tra le mani non direttamente il timone, bensì le braccia, le gambe e la vita di quegli stessi marinai.




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venerdì 18 giugno 2010

Di fiumi, baci e mari lontani







Noi,

che sappiam di terra e aria smossa
di piogge
e foglie strappate
di secche e radici divelte,

Ci si chiede quanto a lungo
si possa aspettare
un bacio che sappia di mare:

che del sale pare avere
l'ardore, delle onde il ritmo
e dei riflessi il sorriso.






lunedì 7 giugno 2010

I colori del giorno





Il grigio lucido per il cielo del mattino da sperare,
il giallo e il marrone per la legna la paglia e la fatica da affrontare,
il rosso per i martelli i segacci e le corde da smadonnare,
il nocciola pungente per gli occhi da conquistare,
il verde lucente per le fronde dei castagni ad ombreggiare,
il bianco per i denti e la pelle da mostrare,
l'antracite luccicante per il lago da sorvolare,
il rosa per le labbra da gustare,
l'azzurro per il cielo del pomeriggio da rimirare,
l'avorio per le nuvole e la pioggia da soffiare,
il blu per la stanchezza da serrare,
il rame scuro per i capelli da annusare.




giovedì 3 giugno 2010

Colpi di grazia






Se i vecchi cowboy, davanti al loro cavallo azzoppato e ormai perduto, avevano la forza di estrarre la colt e dare al fedele compagno di viaggi un vero Colpo di grazia con l'orgoglio dei cuori inconsolabili...

...Noi marinai di foresta, davanti allo scafo sfondato della nostra fedele canoa non possiamo fare altro che caricare la carcassa inerme sulle spalle, accompagnarla a bordo strada, fare 10 km in autostop per arrivare ai mezzi, recuperare lo scafo abbandonato e tornarcene a casa con il groppo in gola.

Poi, ecco, anche sull'essere inconsolabili, è tutta un'altra storia.