"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


mercoledì 17 settembre 2008

Revisionismi glotto(il)logici




Una bella gita, passeggiando per una piana glaciale tra due pendii di colline moreniche, nella più profonda provincia di Città Primadeimonti.

Da guida, sto facendo le mie osservazioni su piante, animali e formazioni geologiche, quando ci imbattiamo in uno stagno nato da una piccola risorgiva nei paraggi.

Bimbini - Scusa, signore guida, perchè si chiama Laghetto "Dul Peder"?

Maestra - Ve lo dico io, bimbini! Una volta, qui veniva sempre un signore che di chiamava Pietro a prendere l'acqua, e tutti han cominciato a dire, "quéllì, l'è ul laghet da quéllà, l'è ul laghét dul Peder!"

Bimbini - Ma, maestra... tu parli dialetto?

Maestra - Eh, sì, parlo la lingua dei Celti!

Bimbini - .. ooohh...



L'ho bastonata. Letteralmente.

Maresciallo, il cadavere è sul fondo dello stagno.