"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


giovedì 7 febbraio 2008

Quando si ritrova il fratello perduto

Non so bene come ci si senta ad essere figlio unico. Non l'ho mai saputo.
Nella mia tribù sono il figlio più grande, quello che da piccolo è sempre stato il più diligente, il più impegnato, il più gentile, il più servizievole.

Come nei film in cui mamma e papà affrontano le più sfighe del mondo e i quattro figli devono più o meno cavarsela da soli: il grande tira le somme, la mezzana dà i consigli più arguti, il mezzano piccolo fa un po' il ribelle e la più piccola riesce sempre a dire la cosa giusta quando nessuno se lo aspetta.

Noi siamo sempre stati così. Fino a che qualcosa è cambiato. Qualcosa si è spezzato e ognuno di noi ha preso la sua deriva. Il grande inizia a fare la sua vita ovunque tranne che a casa, la mezzana comincia a scuotere la testa a qualsiasi azione di chiunque altro, il mezzano piccolo dà di matto e si infila nelle peggio compagnie, e la più piccola inizia a sparare giudizi come una vipera alla quale è stata pestata la coda.

E io come fratello maggiore ne ho sempre portato il peso, di questa deriva. Perchè è stata colpa mia. Scolpita a fuoco nelle mie parole, nei miei gesti, nel mio esserci in modo sbagliato e nel mio non esserci nel momento giusto.

Ma ieri sera ho parlato di nuovo con il mio fratellino. Che fino a pochi anni fa era la mia Nemesi, il mio Contrario. Credo sia l'unica persona con la quale sia davvero venuto alle mani.

Ci ho parlato. E' raro che accada, perchè sono spesso in giro per mari e monti. Ma ogni tanto ci si ritrova, a mangiare carne alla brace con birra e cipolle saltate, patate al cartoccio col burro e altra birra.

Ci ho parlato. E, nonostante la sua visione sia ancora lontana dalla mia, il dialogo che si instaura è serrato e contrappuntato, sereno, maschio, preciso e schietto. Un dialogo che trova energia in una successione incalzante di opinioni divergenti e spunti comuni.

Ci ho parlato. E come succede da qualche tempo a questa parte, l'ho visto crescere, farsi Uomo, essere in grado di ritagliarsi il suo spazio nel mondo - anche a gomitate se necessario. Una persona davvero con i controcoglioni, per usare un francesismo ampiamente riconosciuto.

E ne sono orgoglioso.

Queste righe le ho scritte per lui, Jack, il fratello che pensavo di aver perduto e che ora so di poter ritrovare.

Credo nel potere del dubbio

Credo nella parola

Credo nella domanda e nella ricerca di risposte

Credo che la vita sia da conquistare

Credo che comprendere non sia perdonare

Credo che l'amore eterno non esista, e che quello quotidiano sia l'unica forma vera d'amore

Credo che una scelta implichi la voglia di discutere e di mettere in gioco tutti i suoi presupposti, nella ricerca costante d’altre argomentazioni per sostenerla

Credo che il mezzo sia il fine e che il processo non abbia un prima e un dopo, ma solo un durante

Credo sia stupido chiedersi dove si sta andando, quando non ci si è mai chiesti dove ci si trova

Credo che la vita non sia un sogno ma che potrebbe essere definita un incubo per milioni di persone

Credo che il lavoro sia fatto per vivere e che non sia la vita ad essere fatta per lavorare

Credo che amare la stessa persona per tutta la vita sia possibile, a patto che se ne cerchi un motivo nuovo tutti i giorni

Credo che farsi delle domande sia legittimo

Credo che l'ignoranza sia assenza di dubbio

Credo che l'ignoranza renda felici

Credo che la felicità renda ebeti

Credo che non raggiungerò mai la felicità

Credo che la paura sia il primo sintomo dell'ignoranza

Credo che l'istigazione all'ignoranza e alla paura sia il succo del fascismo, di tutti i fascismi possibili

Credo in un anti-fascismo intimo, profondo, non "di piazza", fatto di domande e ricerche che scavalchino le paure e l’ignoranza

Credo che il dubbio sia il sale della vita

Credo che il torpore dell'ignoranza renda ottusi e incapaci di vedere le cose sotto le mille altre luci possibili e sempre vere

Credo che non esista la Verità, ma che ci siano più verità

Credo che ogni verità vada calata in un contesto preciso

Credo che la moralità sparirà dalla faccia della terra

Credo che l'uomo sia un essere profondamente egoista e quotidianamente votato alla banalità

Credo che la parola sia un'arma dolce da usare e terribile da subire

Credo che l'educazione possa diventare una forma di violenza

Credo che allevare un figlio, ponendolo sui binari contrastanti della libertà di espressione e del rispetto dei diritti altrui, oggi giorno, non sia solo difficile ma quasi impossibile

Credo che scappare non serva a nulla, anche se potrebbe essere utile farsi rincorrere dai propri dubbi e guardarli da lontano, per osservarli meglio

Credo che fare l'amore con persone diverse ogni sera sia disgustoso

Credo che ogni donna sia favolosa

Credo che ogni uomo abbia paura di ogni donna che incontra

Credo che gli occhi siano lo specchio dei sogni e che oggi non sia possibile reggere lo sguardo di nessuno sconosciuto perché si ha paura che, da lì, emergano i nostri incubi

Credo che il treno delle 710 che da Varese porta a Milano sia pieno per metà di gente che odia le amichette che urlano, e per l'altra metà di amichette stronze che lo sanno e lo fanno apposta.
Credo che, quando si raggiungerà il punto di rottura, le amichette stronze faranno la fine delle streghe dell'inquisizione

Credo che il mondo non si possa cambiare senza rivoluzioni. Credo anche che non esista nessuno disposto a farne una che sia tale dall'inizio alla fine

Credo che le rivoluzioni debbano avere una fine

Credo che l'Utopia sia figlia di Mamma Domanda e Papà Dubbio

Credo che solo i pazzi potrebbero voler continuare a passare la vita a chiedersi che cosa si meglio per l'uomo: se vivere in eterno o morire giovane

Credo che chi ha voglia di bruciarsi il cervello con le doghe o l'alcol non si rende conto di aver perso in partenza

Credo nell'anima

Credo che il nostro corpo non sia diverso da ciò che proviamo e sentiamo

Credo che il nome sia un'etichetta che impariamo ad amare, ma senza gusto
Credo di aver fatto delle immani cazzate in passato

Credo di aver fatto soffrire chi non volevo e di aver dato corda a chi non ne meritava per nulla

Credo che alcune azioni mi perseguiteranno fin dentro la tomba

Credo che sarei felice di chiedere scusa se non fosse per la cruda banalità della sofferenza che ho causato

Credo che la grandezza del mondo, se presa tutta in una volta, sia capace di muovere anche il cuore più stolto

Credo che ci sia una gran differenza tra rispetto e timore

Credo che a subire il fascino dei peggio delinquenti, siano coloro che non si chiedono la differenza tra rispetto e timore

Credo che la tirannia sia connaturata alla quotidianità umana, e che riesca a prendere il sopravvento solo quando il dubbio non riesce a intervenire

Credo che il dubbio sia l'unica arma contro ogni visione univoca e tiranna della realtà

Credo che la libertà di parola sia una necessità

Credo che dovrebbero essere banditi tutti i sistemi di espressione univoca di pensiero (anche questo)

Credo che il dubbio stia crescendo nel mondo e che il mondo sia destinato ad essere sempre più cosciente e sempre meno beota, per questo sempre meno felice

Credo che chi ci vuole beoti e felici non voglia vedersi contraddetto dai dubbiosi

Credo che chi ci vuole beoti e contenti renderà i paletti della felicità sempre più ferrei e inflessibili, salvo chiamarli “libertà”

Credo che la paura cieca sia madre della miriade di enclave di potere che detteranno i paletti per le (loro) felicità

Credo che l'amore non sia in grado di salvare il mondo, ma sia l'unica via di salvezza per la vita quotidiana

Credo che il mio futuro si stia decidendo adesso

Credo che se la vita scorre senza essere ostacolata consciamente non è degna d'essere tale

Credo che gli ostacoli più grossi siano quelli che ci impongono le nostre scelte

Credo che la soddisfazione più grande sia quella di combinare qualcosa nella vita, affrontando le conseguenze delle proprie scelte

Credo che nessuno si renda conto di quello che combina quotidianamente, piccolo o grande che sia

Credo che la democrazia rappresentativa sia una grandissima coglionata

Credo che la sola idea di stato nazionale sia una emerita cretinata

Credo che la democrazia partecipativa e locale sia la via alla libertà di espressione nel rispetto dei diritti

Credo che il mondo presto non basterà più

Credo che si assisterà ad una emigrazione interplanetaria

Credo che qualsiasi cosa sia mai stata scritta o narrata, prima o poi, troverà la sua concretizzazione

Credo che ritenere il genere umano l'unica specie senziente dell'universo sia una perfetta prova di beata ignoranza. Credo, però, che da qui a dire di aver incontrato gli alieni ci sia una sostanziale vacanza di sanità mentale.

Credo che non ci sia peggior ignorante di colui che pretende d'aver ragione

Credo che la chiesa, i comunisti, il fascio, i liberali siano lì solo per tirare scemi tutti quanti e fornire in qualche modo pezzetti immutabili di realtà, sui quali non interrogarsi mai e starsene felici per un po'

Credo che se la terra è rotonda ci sarà un motivo

Credo che l'universo abbia una fine e che noi, in qualche modo, ci si stia andando incontro

Credo che esista un qualcosa di superumano che osserva e decide

Credo che nemmeno questo qualcosa di superumano sappia bene come definirsi

Credo che la gente sia legata più a quello che vede che non a quello che prova

Credo che dubitare abbia un fine: decidere

Credo che decidere implichi una responsabilità: affrontare le conseguenze di quello che si è fatto

Credo che affrontare le conseguenze delle proprie decisioni sia, prima di tutto, metterle in dubbio

3 commenti:

lanessie ha detto...

.

Anonimo ha detto...

Credo che ti debba leggere un po' di Pronoia.
Credo che sia un momento perfetto, questo, in cui hai una lucidità mentale pura e accecante.
Credo di non essere d'accordo con molte cose, ma questo rende il tutto ancora più intrigante.
Ti voglio bene
Mila*

Tom ha detto...

Grazie, angioletto.
La pronoia è sempre con me.

^_^

Anche io, tanto.