"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


martedì 12 febbraio 2008

Per chi ha perso la bussola


Si dice che nell'antica Cina, quasi 2300 anni fa, qualcuno cominciò a capire che spaccando un certo tipo di pietra e legandolo ad una corda, questa pietra poi si sarebbe orientata sempre nella stessa direzione. Ovunque ci si trovasse, ovunque si voltassero le spalle, quella si girava sempre di là. E poi si fermava.

Per questo veniva chiamata "La Pietra che Guida", e la si usava soprattutto in mare, dove l'assenza quasi totale di punti di riferimento la rendeva estremamente salvifica.

Quella pietra, si disse qualche secolo più tardi, non era altro che la magnetite, che a quanto pare deve il suo affascinante nome ad una regione della Grecia nella quale abbondava da far spavento.

Col passare dei lustri e dei secoli, poi, la magnetite è entrata a far parte del processo di produzione in massa delle bussole, che oggi si trovano anche nei pacchetti delle PataChips o nelle riviste come TopoTrekking e PaperCamping.

Per noi marinai di foresta, invece, non è assolutamente necessario andare in edicola, per avere una bussola che sia tutta nostra e funzionante.

Quello di cui abbiamo bisogno è:

- una calamita (se non l'abbiamo in tasca, la possiamo prendere dalle casse dello stereo del figlio dei vicini)

- un pezzettino di creta (del Patafix francese andrà benissimo...)

- uno spillo di acciaio (facilmente reperibile in qualsiasi cassetto della nonna)

- un tappo di sughero (anche quello staccato a morsi per aver dimenticato il cavatappi andrà benissimo)

- una bacinella di plastica (e che sia plastica, pofparbacco!)

- acqua (che va bene che scarseggia, nel mondo... ma per orientarsi questo e altro!)

- un coltello affilato (...)


E che cosa ce ne facciamo di tutto ciò?


Semplice:

- fissiamo il nostro spillo d'acciaio con il Patafix su una superficie piana.

- "accarezziamo" una metà dello spillo con la calamita, senza mai cambiare il senso delle carezze e senza mai cambiare la faccia della calamita con la quale le stiamo facendo.

- facciamo sparire la calamita dai paraggi.

- tagliamo un pezzo di tappo di sughero, in modo che somigli ad una monetina alta 1 cm.

- fissiamo l'ago magnetizzato con del Patafix sulla moneta di sughero.

- riempiamo la bacinella d'acqua.

- appoggiamo delicatamente l'ago magnetizzato e sugherato.

- facciamo un segno su un pezzo di carta.

- appena l'ago smette di girare, posizioniamo il segno di carta sul tavolo in corrispondenza della sua direzione.

A questo punto?

Nulla, l'ago si metterà a girare fino a fermarsi. Anche girando la bacinella, l'ago tornerà a segnare la stessa direzione. Si tratta della direzione del campo magnetico terrestre. Di fatti, il nostro pianeta è un enorme - per quanto debole - magnete e un suo polo indica grosso modo il Nord geografico, mentre l'altro punta a Sud.

Se facessimo rientrare in gioco la nostra calamita, il suo campo magnetico interferirebbe con quello terrestre, facendo impazzire la nostra bussola.

Proprio come quando uno pensa che la sua vita stia andando in una direzione e poi interviene qualcosa che gli fa perdere la trebisonda.


4 commenti:

lastreganocciola ha detto...

Fantastico, questo post da giovane marmotta! La prossima volta voglio i nodi, e posso ricambiare con lo scavo di un pozzo utilizzando i coprimozzo. Però lo copio, perchè i coprimozzo non so cosa siano. O preferisci l'inchiostro fatto con le bacche? Che però il tocco di genio è il linko a trebisonda, sissì.

Tom ha detto...

Questo è lo spirito, Streganocciola! Per i nodi devo far due conti, ma ho in progetto la casa sull'albero e la zattera da ricercatore d'oro! Alla prossima puntata ;-)

Anonimo ha detto...

Questa dei link alla pulcherrima Wikipedia l'ha copiata da me, il marrano!

Tom ha detto...

Io sarò anche marrano, ma tu sei mannaro! Chi sta messo peggio?

^_^