"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


venerdì 25 luglio 2008

Elaborazioni


Con oggi si è chiusa la stagione alta, la stagione del superlavoro, delle levatacce alle 5 del mattino, delle giornate da 14 ore, delle ore infinite di code da superare passando per i paesini sperduti della Bassa padana.

Ma si è chiusa anche la stagione degli sguardi dei bimbi, delle loro lacrime e dei loro sorrisi, dell'impegno, delle energie incanalate in qualcosa che frutti e che faccia crescere, delle esperienze condivise, delle litigate costruttive, delle spanciate al ristorante, dei genitori in lacrime perchè non si aspettavano una tale partecipazione del figlio, dei giochi di ruolo che strappano ragazzi e ragazze dal computer, delle risate sotto gli alberi, dei bagni in fiume, del relax in riva al lago a parlare per ore dopo il lavoro - fino a vedere il sole al limitare degli alberi.


Si è chiusa una stagione intensa e produttiva, tenace e vigorosa, sfiancante e provante. E - soprattutto - vissuta fino in fondo. Al 100%.


Ora, si bradipa.


A modo mio.

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