"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


martedì 22 luglio 2008

Crash! Bum! Bang!


Finita la giornata in mezzo al bosco, sfatto e sfiancato come al solito, saluto Lo Spagnolo, che mi ha fatto da spalla anche oggi, raccatto le mie cose e mi dirigo con un piedino dolorante verso la mia buona vettura. In lontananza, noto, un biglietto arancione fa capolino da sotto il tergicristallo. So chi lo ha lasciato, e già sorrido. Un salutino veloce - dice - e un bacino, magari ci sentiamo stasera! Un nuovo sorriso conferma i sospetti. Mi chiedo quando lo abbia lasciato.


Un po' stranito per la sorpresa, alzo lo sguardo sul parabrezza della mia carrozza blu cobalto e, noto, ci sono degli strani riflessi: lì, nel mezzo del vetro, una ragnatela di mille colori e riverberi si stende per quella che sembra essere un'infinità di chilometri. Proprio nel centro, tonda come uno zero e complicata come i corridoi di Hogawrts.


- Ma che strana, questa ragnatela... - rifletto,

- E mincchia ci credo, yo! Es un bozzo miccidiale! - mi fa eco Lo Spagnolo, che ha assistito al ritrovamento.

Ecco, laggiù sul cofano: poco sotto al tergicristallo. Un sasso acuminato si è portato dietro una scia scintillante di scintillosi bijoux di cristallo!

- Ah, diavolo, i marmocchi mi hanno tirato proprio un brutto scherzo, cazzo... - mi dico.

- E non solo quello, a quanto pare! - risponde lui.



Amareggiato, me ne torno a casa ringraziando al telefono per il bigliettino arancione e raccontando del danno (Ma dai - dice - sei sicuro? Io non l'ho visto! Possibile siano stati i bimbi? Domani indago!). Tra le telefonate a seguire, quella dell'assicuratore, che assicura di mandarmi lui da uno bravo che mi sistema il parabrezza sfondato in mattinata senza nemmeno aprire il portafoglio!



Arrivato a casa, preparo la cena e mi si annuncia la visita del Fratellino, in seconda serata.
Campanello, passi sulle scale, la tenda dell'ingresso che si sposta. Gli abbracci, i baci.

Jack fa i lavoretti per mamma, poi viene in salotto e dice, col suo sorriso sornione,

- Ne ho fatta un'altra, stasera!

- Che cosa? - dico pregustando le risate

- Ho tirato il freno a mano una volta di troppo - mentre parla appoggia tutte e due le mani alla sedia, si spinge in alto, e ridacchia

- Ti sei fatto male? - preoccupato, da buon fratello grande

- Ma va'! Ho solo bozzato una macchina parcheggiata... solo che poi siam scappati! - e scoppia a ridere

- Oh, cristo! - e rido

- Sì, va beh, ma adesso torno e glielo dico, che son stato io... Ho fatto la cazzata e mi prendo la responsabilità! - dice deciso

- Dai, vengo anch'io a parlarci - e vado a vestirmi


Il danno non è vistoso e il tizio abita chissà dove, così Jack lascia il suo numero sul parabrezza. Magari il tizio nemmeno se ne accorge, del bozzo. E poi, tra l'altro, la station-wagon sta parcheggiata in divieto di sosta, sulla pista ciclabile, sulla curva dello stop.

Tant'è che torniamo a casa belli contenti, che abbiam fatto tutto quello che c'era da fare.

-Ma allora ci andate in Svezia? - mi chiede

-Eh, ci vado da solo. Ho mollato la Nessie. - confesso

-Cazzo... ma com'è successo? Ma poi non andare in Svezia da solo! Non è pericoloso? - preoccupato, da buon fratellino

-No, chi vuoi che ci sia... e poi dovevo farmi una vacanza in solitaria da un pezzo. Questa è la volta buona. - dico convinto

-Ma parti il 5?

-Sì.

-E torni il 27?

-Sì.

-Lo sai che mi sono licenziato?

-Sì, me lo ha detto papà.

-Dai, allora vengo io.

-Dove, in Svezia?

-Sì - e mi sorride - Non ti prometto nulla, ma ne parlo con L e poi ti do una risposta.

-Ma... sai... dovevo andarci da solo... Ma... Ma... Ma sai cosa penso?



... Penso che se venissi saresti il compagno di viaggio ideale, Jack.
Non c'è niente di meglio che un fratellino ritrovato per ritrovare un po' anche se stessi...



2 commenti:

Anonimo ha detto...

un vero vedovo inconsolabile...

Tom ha detto...

Davèro, neh?