"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


lunedì 7 aprile 2008

Dell'Ambiente e del Pensiero laterale (ovvero l'Educazione ambientale e la libertà di pensare alle alternative) 1

In queste quattro intense giornate passate a ragionar di ambiente ed educazione, ho potuto mettere ordine ad alcune idee che vagavano in sospensione nelle acque confuse dei miei pensieri. Per altri versi, invece, sentimenti contrastanti e desideri conflittuali si danno battaglia tra lo stomaco ed il cuore, con grande clangore di ferri, legni, spade e mazze.

Si è discusso di bisogni, di gruppi, di albe in ritardo, di versi nella notte, passeggiate nei boschi, nidi d'aquila giganti, piccoli nidi personali, grigliatone con luganiga e patate al cartoccio, nocino, abbracci voluti e negati, egocentrismo latente e manifesto, leadership, confessioni sentimentali, distanze del cuore, dolore, razionalità, manualità ed emotività...

Insomma, ho avuto davvero modo di osservare, parlare e capire.


Tutto questo grazie ad un gruppo di Neutrali poi non così tanto neutri e ad una personcina dolcedocle che è diventata anche specialespeciale, per l'enorme pazienza (o caparbietà?) che sta dimostrando. Più in là avrò sicuramente modo di entrare nel dettaglio.


Integrando alcuni appunti che ho lasciato indietro da tempo con due o tre cose delle quali ho avuto modo di discutere, saltano fuori alcune "definizioni" che mi hanno aiutato a capire in che direzione sto viaggiando.


Ambiente.
Inteso come quella sfera che include gli ambienti naturali, le modificazioni prodotte dall'attività antropica e i feedback psicologici/sociali/emotivi/affettivi che tali modificazioni hanno introdotto nella quotidianità dell'Uomo (inteso come Essere umano, non me ne vogliano le femministe). Quindi non solo "La Natura" - dalle cascate e ai ghiacciai, dal Picchio rosso delle Ande o alla Stella Alpina della Valle Aurina - ma tutto che ci circonda, nel quale viviamo direttamente o indirettamente. E questo - forse - tradisce la mia formazione originaria come Geografo.


Pensiero laterale.
Ossia la capacità di costruire collegamenti tra elementi che comunemente non presentano alcun legame e che sono riconosciuti come semanticamente, logicamente o praticamente appartenenti ad universi differenti (un paradosso, se vogliamo, perchè in questo caso dovremmo parlare di Multiverso e non di Universo, come "bolla abitativa" nella quale esistiamo). Questi collegamenti sono di per sé stimolanti, ma non sempre sono anche produttivi: non sempre riescono a indurre cambiamenti rispetto a quanto esisteva in precedenza.


Educazione ambientale.
Tutto quell'insieme di attività ludico-didattiche che hanno lo scopo pedagogico di sviluppare nelle persone che ne fanno esperienza una sorta di pensiero critico nei confronti dello Stile di vita improntato alla crescita economica e alla diffusione del benessere come aumento della capacità di consumo - per altro, comunemente riconducibile al "Mondo occidentale" e quindi alla Forma mentis che lo ripropone.
Senza spingermi troppo in là, alcune delle pratiche promosse dall'Educazione ambientale sono ad esempio quelle del cosiddetto "Sviluppo sostenibile": un concetto in realtà superato ma che mantiene una posizione primaria nell'Agenda-setting della nostra società per l'applicabilità quotidiana (ancora ipotetica, purtroppo) dei suoi concetti.


Educare passando attraverso l'ambiente.
La conoscenza dell'ambiente esterno (sia esso un fiume, un bosco, una montagna o il quartiere nel quale si vive) permette di creare una serie di metafore per mezzo delle quali chi partecipa all'esperienza educativa riceve una educazione (al senso civico, alla scienza, alla partecipazione attiva, alla democrazia, alla socialità...).


Educare all'ambiente.
La conoscenza di un ambiente e delle sue dinamiche può avvenire passando attraverso svariati stimoli, che provengano da discipline artistiche o scientifiche - prese singolarmente o integrate/intrecciate tra loro.


Nella seconda parte di questo post - se mai dovessi riuscire a scriverla in tempi accettabili - voglio ragionare sul rischio che il prossimo nucleo di regnanti che prenderà le redini di questo Paese, non abbia la lungimiranza (o l'abbia persa deliberatamente) di investire su un sistema scolastico efficiente ed efficace, in grado di far sviluppare ai suoi allievi uno spirito critico latente e propositivo che rimetta in circolo il singolo e lo restituisca alla comunità. Sarebbe una bella inversione di tendenza rispetto alle attuali, che (pre)vedono il dilagare di una individualità sempre più (ri)stretta e sempre più passivamente aderente a modelli precostituiti - senza contare poi i passi indietro e i revisionismi che stanno prendendo piede.


Odio parlare come un libro.

Ma son stanco, ed era necessario - arrivati a questo punto.


Domani nuova uscita con marmocchietti picciolipiccioli a Voltorre, appena sotto a Città Primadeimonti. In serata vado a dormire alla Stazione di Posta del Panda, perchè nel Giorno di Mercurio parto nuovamente per il Paese d'Oltralpe. Fino a Venere.


Poi si vedrà.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

sei un adorabile feticista della caparbietà! ;O)

Tom ha detto...

Mamma mia, ho riletto quello che ho scritto e penso che non pubblicherò più nulla che sia stato elaborato dormendo sulla tastiera del pc...

@Tonna Anonima. Lascia fare, che ne ho ben d'onde! ^_^