"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


martedì 29 aprile 2008

Assalti frontali (culinari)


Domani si riparte per il Fraterno Paese Neutrale, proprio sopra le amate Montagne di Confine. Tra un lago e l'altro, fino al Giorno del Sole, ci troveremo ancora ad affrontare la Natura in chiave pedagogica. Sempre che poi un Paese nel quale tornare ed esercitare una professione ad essa legata esista ancora.

Per celebrare la ripresa dei lavori, gli organizzatori hanno avuto la meravigliosa idea di replicare il suntuoso banchetto collettivo che ha aperto la prima tranche di lavori. Occasione nella quale, per altro, in qualità di cialtrone del villaggio sono riuscito ad assaggiare ben più di quanto offerto - dicono.

Così, per togliermi dalla testa quello che, nei prossimi 5 anni, pagheremo in termini di ambiente e pensiero laterale, ho deciso che la cosa migliore da fare sia buttarmi sui fornelli (e non in senso letterale).

Spronato da Wonder Thought - la supereroina che intontisce i nemici con il suo pensiero tagliente e disarma gli amanti con frasi dolcissime, momentaneamente interdetta alla cucina - penso che mi metterò il grembiule per sfornare una succulenta torta salata in stile faciòchevuoi,purchèsemagni.


Ecco cosa prevedono le prossime due ore:


- recuperare il macinato, una teglia, dell'olio, dell'aglio, una serie indefinita di cubetti di affettati, due uova, un tegame, un'altra serie indefinita di spezie simil-curry, odori all'infinito, una sfoglia e un forno.

- stendere la sfoglia nella teglia da forno.

- prescaldare il forno.

- soffriggere leggermente macinato, affettati, spezie e odori.

- impastare la carne con l'uovo nel tegame.

- stendere il ripieno impastato nella sfoglia e ricoprire con ciò che si trova.

- infornare ad una temperatura moderatamente adeguata, per una quantità di tempo compresa tra "cazzo è cruda!" e "cazzo è bruciata!".

- non perdere mai di vista la teglia nel forno nel lasso di tempo necessario.




Buon appetito.




P.s. Io avrei voluto fare una carbonara, o una pasta pannaesalmone, ma mangiarla domani sera non sarebbe stato il caso!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

meraviglioso! sei adorabile

Aria ha detto...

Devo purtroppo bacchettarti, mio caro collega... "tranche", non "trance"... a meno che non ti sposti in una dimensione parallela quando lavori. Il che è anche plausibile.

Tom ha detto...

Aria, angelo mio, ho corretto il refuso... Grazie dell'occhio di falco!

^_^