"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


mercoledì 21 luglio 2010

Francia - sesto tamburello






Un tripudio di risate - sul finire della sera e della pizza - ha sconquassato pance e mandibole, sulla scia delle imprese fluviali di qualcuno della ciurma che ha voluto essere ruzzato dalle onde del fiume - giusto per vedere che cosa si prova a stare a testa in giù mentre le rocce ti scorrono a due dita dalla testa. Tutti quelli che hanno provato si sono comportati egregiamente e, nonostante qualche livido, camminano a venti centimetri da terra per aver osato dove gli altri si sono rifiutati.

Mentre aspettavamo la pizza, un gruppo di figliole francesi che prendevano l'aperitivo in un tavolo pericolosamente vicino a noi ha alzato il livello ormonale della ciurma, che tutta assieme si è prodigata in sguardi intensi, risatine, camminate tamarre e rutti acrobatici. Col risultato di far allontanare le avventrici e far arrossire a morte l'unica ragazzina del gruppo.

Tutt'attorno a noi, nel frattempo, il campo si sta rianimando. Dopo qualche giorno di calma piatta, sono arrivati campeggiatori da tutta Europa: Gran Bretagna, Danimarca, Slovenia, Germania... Tra gli altri:

- due famiglie tedesche di circensi di strada ("Zirkus Applaudino: we still have a dream!") che viaggiano per l'europa e fanno piccoli spettacoli di giocoleria e teatro. Noi ci godiamo le loro prove: difficili, sprezzanti e assolutamente affascinanti - dal momento che i protagonisti hanno tutti tra gli 8 e i 14 anni. Sono proprio quelli della foto!

- una manica di pazzi scatenati da Cardiff che affrontano il campo di slalom armati solo di pagaie e materassini gonfiabili (da segnalare il tizio che scendeva a cavallo di un coccodrillo con maniglie). Vederli governare le acque in tal guisa è stato lo spettacolo più emozionante e - allo stesso tempo - avvilente a cui abbia mai assistito!



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