"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


martedì 11 marzo 2008

Imprevisti del mestiere


Uno sa di avere un grosso appuntamento in una cascina piuttosto lontana, e si prepara per bene per salpare all'ora più adeguata, con l'intenzione di non incontrare intoppi sulla rotta. Controlla che la scialuppa sia a posto e riesca a filare via nel vento, con le vele gonfie e tese.


Poi prende e parte. Viaggia a lungo quanto deve, chiede qualche informazione quando è in zona, prende anche un cafferino giusto per essere tranquillo.


Si presenta davanti alla cascina con quasi un'ora di anticipo: le preoccupazioni del viaggio sono state - come sempre - esagerate, per deformazione professionale. E' tranquillo, perchè sa che può riguardare la lezione anche se la conosce molto bene.


Quindi decide di dare un occhio di controllo al baule con l'attrezzatura per gli esperimenti. Che però nella stiva non c'è.

Perchè è rimasto sul pavimento della capanna nel bosco, proprio di fianco alla porta - quasi ad intralciare il passo, per non dimenticarlo.


Ops.


Orecchie basse, coda tra le gambe.
Lezione rinviata.
Chilometri macinati per niente.


Giusto a conferma di quanto si diceva ieri.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...pensa che noia, se fossi perfetto ;O)

Tom ha detto...

Pensavo giusto a questo!
^_^