"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


venerdì 5 marzo 2010

Una sostenibilità tutta da raccontare






Un paesino della bassa varesotta, perso tra boschi ricolmi di maneggi e tralicci dell’alta tensione nemmeno fosse la provincia ‘mericana: è qui che stiamo portando avanti un progetto di “sensibilizzazione alla sostenibilità” . La struttura è complessa, le tematiche affrontate sono tantissime e sicuramente non aiuta la ligia aderenza alle ore concordate - che le prof non smettono mai di farci notare. I ragazzi faticano ad entrare nell’ottica, sentono il tutto come calato dall’alto e si sforzano mille volte più del necessario.

C’è bisogno di uno stacco, una riflessione forte, un coinvolgimento in prima persona, qualcosa di immediatamente realizzabile ma strutturalmente significativo: non bastano le fotografie raccolte, le testimonianze trascritte e le esplorazioni in giro per il paese; dobbiamo allargare la partecipazione, aprirci al consenso e alle espressioni “di pancia”.

Così decidiamo di mandare all’aria la scaletta e di improvvisarci Cantastorie, noi e loro.

Stamattina arriviamo a scuola di buon’ora e spostiamo i banchi come al solito, ma ci dividiamo in gruppi e occupiamo quattro aule anziché una sola. Poi cominciamo un serrato fuoco di fila “maieutico” sulle tematiche che abbiamo affrontato finora: Consumi, Mobilità, Inquinamento, Verde Urbano – ovvero: acqua, energia, cibo, traffico in paese, pedibus, piste ciclabili, rifiuti nei boschi, cestini strabordanti, aeroporto troppo vicino e troppo ingombrante, gente che brucia mucchi di plastica negli orti, il parco comunale costantemente devastato, boschi e campi mangiati dalle villette a schiera.

Per ogni tematica, i ragazzi prendono spunto da episodi accaduti realmente o da situazioni che desiderano fortemente cambiare… Poi, all’improvviso realizzano che non dovranno semplicemente mettersi a scrivere o a raccontare, ma dovranno inscenare quello che hanno immaginato. Gli occhi si accendono, l’odore dei dodicenni che si scaldano riempie l’aria, i sorrisini si sprecano e le urla di emozioni incontenibili fanno tremare i vetri.

L’entusiasmo è tale che la Preside decide di partecipare e mi chiede spiegazione del perché un gruppetto di alunni stia prendendo a calci un armadio urlando cose indicibili, Stiamo lavorando sulla sostenibilità: inscenano una situazione di vandalismo e degrado sociale le dico. Scuote la testa e balbetta qualcosa mentre se ne va: forse avvilita, forse solo stanca.

Alla fine, ecco che cosa questi ragazzi hanno da raccontare:

Vandali in Via Isonzo. Un gruppo di ragazzotti dediti alle bombolette e allo sfascio delle altalene si vota alla ricostruzione del parco, perché...

Batticuore in bicicletta. Zig-zagando avventurosamente tra le automobili con la sua bicicletta una ragazza incrocia l’amore della sua vita: sarà ricambiata o morirà stirata dalle gomme del tamarro locale?

Il Pedibus lo facciamo nostro! Per un gruppo di scolari il pedibus organizzato dagli esperti è una bella idea, ma così com’è non fa per loro. Forse se…

Una passeggiata nella spazzatura… Girando per i boschi col nonno e il fratellino, una bambina inizia a raccogliere tutta la spazzatura che trova. Ne raccoglie tanta da…

Le luci di Malpensa e i Cucù di Via Roma. Storia di come l’inquinamento luminoso dell’aeroporto tenga svegli gli uccelli e di come questi tengano svegli alcuni padri di famiglia, pronti a sparargli…

Non si sente niente! Una telefonata tra amiche è interrotta dall’assordante passaggio dei cargo in decollo e atterraggio.

Ma… Piove gasolio!?! Il carburante degli aerei e gli effetti nefasti sugli alberi… dal punto di vista degli alberi!

Plastica in fumo! Diatribe di cortile scatenate dalla strana usanza locale di bruciare quintali di plastica nei campi, in barba a qualsiasi legge o buonsenso.

Viva le brocche! Cronaca di una rivoluzione per l’uso dell’acqua pubblica nella mensa scolastica.

Partecipazione e condivisione riconquistate. Progetto ampliato e migliorato esponenzialmente. Alcune storie sono state inscenate già questa mattina, altre andranno smussate e provate. Tutte saranno filmate e montante in un video, allegato al documento chiave del progetto originale “Il Manifesto per la sostenibilità a Casorate”.



1 commento:

Aria ha detto...

Ma è bellissimo!!!