"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


lunedì 17 novembre 2008

Pneumatici ecologici o palloni gonfiati?











Mi chiedo come sia possibile che un'azienda internazionale tra le più inquinanti e peggio assortite (Michelin, tra le maggiori produttrici di pneumatici al mondo, beccatela qui) si fregi di essere "a servizio dell'ambiente" solo perchè i suoi pneumatici "rotolano meglio" e quindi fanno consumare meno benzina.

Panico.


Ma è solo l'inizio.


Questi geni del marketing, nella loro immensa veggenza, non si sono inventati solo questa cosa della "facilità di rotolamento".

La follia è che Michelin da due anni si permette di tenere dei cicli di lezione a scuola per dimostrare che i suoi pneumatici sono eco-compatibili e sostenibili. E il sito è stracolmo di belle immagini del pupazzone di gomma nei prati a piantare fiori e girare in bicicletta (con copertoni enormi, s'intende!).

Una lezione di educazione ambientale incentrata sul basso impatto ambientale dei pneumatici?

E quei geni di educatori ambientali che vanno a metterci la faccia, in queste lezioni, come si sentono?

Come lo spiegano ai bambini, che assorbono tutto come spugne, che i pneumatici sono consumati meno del 10% prima di essere accantonati e mai più riutilizzati?

Come glielo dicono che il mondo trabocca di copertoni sotterrati e nascosti e assolutamente non degradabili?


La mobilità alternativa dovrebbe essere basata sul car-pooling o il car-sharing, sui mezzi di trasporto come la bicicletta e i mezzi pubblici (treni e autobus in primis).


E su sistemi seri di smaltimento e riciclaggio dei copertoni "rifiutati" (ci sono studi sul loro utilizzo nella composizione del catrame, nella costruzione di edifici e nel riciclaggio per farne nuovi pneumatici o suole di scarpe...).


Non sulla facilità di rotolamento di milioni di pneumatici che muovono altrettante vetture sgasanti. Che, per carità del cielo, è un inizio, ma suona molto più come una presa per i fondelli.

Siamo alla frutta.

Queste cose non dovrebbero essere permesse.




Fateci caso.

Questa gente già ora entra nelle scuole per farsi pubblicità (in maniera subdola, per giunta). Mi chiedo che cosa succederà quando Michelin, Pirelli o chi per esse inizierà a passare le sovvenzioni alle università.

Non vedete il baratro?



1 commento:

lanessie ha detto...

figurati, dopo le tonnellate di psicologi dell'infanzia e dell'età evolutiva venduti alle mulotinazionali per trasformare i bambini in consumatori, io non mi stupisco più di nulla (ma mi incazzo. ah, se mi incazzo)