"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


giovedì 5 agosto 2010

Il più bel regalo






Un compleanno dolce, quello di ieri.
Una letterina di ringraziamento e auguri trovata sul cuscino la notte prima. Una mattina di sonnolento riposo e lettura. Un primo pomeriggio di pulizie e bagagli. Un secondo pomeriggio di preparativi per la cena con la Famiglia Allargata.

La Famiglia Allargata è la mia famiglia. E' una famiglia sfilacciata, provata da mille parole non dette, segnata da altrettante incomprensioni e gelosie e fraintendimenti, esperienze difficili da elaborare e da sciogliere, affetti annodati alla gola e abbracci interrotti.

La Famiglia Allargata è una famiglia provata, stanca, malinconica e un poco rancorosa. E' una famiglia difficile, politicamente frammentata, moralmente interdetta, filosoficamente scontrosa, fiduciosa nel mondo in modi e maniere contrastanti.

Eppure è e rimane una Famiglia. Anche se qualcuno non ci crede più - forse per non soffrire, forse per non voler affrontare, forse semplicemente per continuare a gridare un dolore che, così crede, nessuno vuol vedere.

Eppure è e rimane una Famiglia. Proprio perché tutti vedono l’altrui dolore - gridato o taciuto che sia. Proprio perché quei fili sfilacciati continuano ad essere tenuti strenuamente, coi denti e con le mani. Proprio perché le distanze continuano a voler essere accorciate, a costo di rincorse acrobatiche, salti roccamboleschi e maschere che non parlano, celando parole e gesti ben più sinceri e affettuosi.

Eppure è e rimane una Famiglia. Perché quei legami sfilacciati lasciano permeare un messaggio di affetto, anche dove si vorrebbe far passare solo rancore e distanza. Proprio perché permeano rancore e distanza. Facendo scaturire in chi li riceve un moto di empatico desiderio a lenire le ferite di fratelli e sorelle, madri e padri che sempre resteranno legati.

Eppure è e rimane una Famiglia. E vedere tutti - o quasi - riuniti per festeggiare il compleanno di uno di noi, è e sarà il più bel regalo di sempre.

E la festa sarà festa davvero - immensa, chiassosa e felice - quando tutti saranno tutti davvero.




11 commenti:

Notes ha detto...

Bhe...a riprova che io con te e il resto della famiglia non c'entro più niente è proprio che non mi sento neanche un po’ coinvolto dalle tue sensazioni e opinioni...mi spiace di capire che non capirai mai tuo fratello, e che se tu hai dei rancori repressi o malinconie di un passato che non c'è stato non è detto che ci deve essere. C'è solo la realtà, alla quale purtroppo poca gente riesce a stare di fronte. A mio parere non devi mascherarla, ma devi accettarla, se vuoi cambiarla, cambia la tua e non dimenarti tanto, rischi di affogare.

elisabetta ha detto...

Ne so qualcosa sull'avere una famiglia frammentata da incomprensioni trascinate all'infinito e non riesco ad essere poetica e speranzosa quanto te, ma di una cosa sono sicura: impiegherò tutte le mie forze affinchè io, Andrea, Giorgia e questo piccolino si riesca ad essere una famiglia SERENA. Non dico scintillante e superlativa, dico SERENA: una famiglia in cui si possa parlare, in cui ci si rispetti a vicenda, in cui ci si ascolti. Una famiglia in cui se ti dico o mi viene detto:"Secondo me questa volta stai sbagliando, pensaci", la risposta sia: "Lo farò" senza musi lunghi e "menate" inutili.
:)
Elisabetta

elisabetta ha detto...

Ne so qualcosa di famiglie frammentate da incomprensioni trascinate all'infinito e non riesco ad essere poetica e speranzosa quanto te, ma di una cosa sono sicura: lotterò con tutte le mie forze affinchè io, Andrea, Giorgia e questo piccolino si riesca ad essere una famiglia SERENA. Non dico scintillante e superlativa, dico SERENA: una famiglia in cui si possa parlare, in cui ci si ascolti senza pregiudizi. Una famiglia in cui se dico o mi viene detto:" Questa volta stai sbagliando, pensaci" la risposta sia: "Lo farò", senza musi lunghi e "menate" inutili.
:)
Elisabetta

Anonimo ha detto...

la Famiglia è il punto di partenza e dove ritorniamo, SEMPRE!
e in fondo la Vita è anche fatta di parole nascoste, di gesti eclatanti, di abbracci mancati e sorrisi improvvisi... ma Sentiti
lAlupa

Tom ha detto...

E' proprio di stare di fronte alla realtà, che parlo. E non di voltare la testa dicendo "Non c'entro più niente".

La realtà è che ci siamo e abbiamo dei legami che - a volerli vedere, a volerli (ri)vivere - sono ancora importanti e lo possono diventare sempre di più. Pensaci, ancora, Jack.

E non voltare la faccia... Perchè siamo tutti qui davanti a te, anche per ricordati che sei parte di noi, così come noi siamo parte di te.

Tom ha detto...

Grazie Eli! E' una speranza comune... e non bisogna demordere!

^_^

Tom ha detto...

Grazie Ale... Un abbraccio.
:-)

Notes ha detto...

Premetto che il mio modo di parlare e scrivere queste righe è l'ennesima e ultima volta che tento di dire qual è la mia posizione, quali sono le mie idee, anche in modo troppo diretto anche per arrivare il più velocemente possibile al punto. Non intendo chiarire o andare ulteriormente a fondo perché è sfiancante e deludente, frustrante, non essere capiti e sapere che voi non volete e non pensate a me ma pensate a voi rispetto agli occhi degli altri (questo a riprova che uno non scrive sul blog, e parlo della codardia, vigliaccheria che hai a trent'anni di non affrontarmi nel manifestare le tue idee)

-La realtà è che ci siamo e abbiamo dei legami che a volerli vedere-
Ma quali legami????Oltre al dna che cosa mi lega a te o agl'altri??
Mi ricordo di te o di avere una sorella o una madre quando qualcuno mi chiede se ho fratelli o mi chiede i tuoi genitori che lavoro fanno??
- Perchè siamo tutti qui davanti a te-
Ma dove siete?? Vi farei parlare con una decina di persone che sono state con me e mi hanno accompagnato negli ultimi 13 anni di esperienze di vita che testimonierebbero che non sanno neanche che faccia hai tu, mio fratello e mia madre, questo per farti capire che persone legate a me, le quali frequento ogni giorno, in 13 anni avrebbero visto mia madre, sentito parlare di mio fratello, e invece la realtà della mia vita è semplice, ti assicuro che se siete qui di fronte, siete dietro un muro con una lastra di piombo.
ma cosa fate per volere il mio bene?? io nella mia vita di voi non ho avuto bisogno, voi non vi fate vedere...
Io non capisco la tua necessità e premura di scrivere in questo blog falsità che con la realtà c'entrano ben poco, perché dovresti parlare di fatti reali, accaduti, non di pensieri e fantasie, se no scriviti un libro fantastico e pubblicalo, almeno c'è uno scopo.
-Anche per ricordati che sei parte
di noi.-
Hehe io rido da matti , e rido perché non ti sento e non vi sento parte della mia vita, ne avete fatto parte,ci lega ancora il papà molto probabilmente, se no, non so non ci saremmo neanche più visti, tu parli e ti pratichi per la tolleranza, democrazia e la comprensione, ma non fai così.
Io no vi tollero, ma non porto rancore, io non vi perdono, ma non mi interessa perdonarvi,riamango indifferente alla vostra vita, intervengo nel momento che mi fate passare per quello che non sono.
Sarei veramente una persona con gravi problemi emotivi e mentali se come descrivete voi, fosse che vi voglio una mare di bene, non vedo altro che voi, la mia famiglia!!, vi amassi....e , mi giro perche vi voglio bene e faccio i capricci, tengo il muso...
ma che so Scemo???
Io ho fatto le mie scelte,con te , fino a quando non accetti la realtà , non accetti la mia verità non voglio averci a che fare. Ma io ti ho mai cercato ho mai avuto bisogno o forse l'ho anche dimostrato con i fatti quello che dico e penso?

Notes ha detto...

Premetto che il mio modo di parlare e scrivere queste righe è l'ennesima e ultima volta che tento di dire qual è la mia posizione, quali sono le mie idee, anche in modo troppo diretto anche per arrivare il più velocemente possibile al punto. Non intendo chiarire o andare ulteriormente a fondo perché è sfiancante e deludente, frustrante, non essere capiti e sapere che voi non volete e non pensate a me ma pensate a voi rispetto agli occhi degli altri (questo a riprova che uno non scrive sul blog, e parlo della codardia, vigliaccheria che hai a trent'anni di non affrontarmi nel manifestare le tue idee)

-La realtà è che ci siamo e abbiamo dei legami che a volerli vedere-
Ma quali legami????Oltre al dna che cosa mi lega a te o agl'altri??
Mi ricordo di te o di avere una sorella o una madre quando qualcuno mi chiede se ho fratelli o mi chiede i tuoi genitori che lavoro fanno??
- Perchè siamo tutti qui davanti a te-
Ma dove siete?? Vi farei parlare con una decina di persone che sono state con me e mi hanno accompagnato negli ultimi 13 anni di esperienze di vita che testimonierebbero che non sanno neanche che faccia hai tu, mio fratello e mia madre, questo per farti capire che persone legate a me, le quali frequento ogni giorno, in 13 anni avrebbero visto mia madre, sentito parlare di mio fratello, e invece la realtà della mia vita è semplice, ti assicuro che se siete qui di fronte, siete dietro un muro con una lastra di piombo.
ma cosa fate per volere il mio bene?? io nella mia vita di voi non ho avuto bisogno, voi non vi fate vedere...
Io non capisco la tua necessità e premura di scrivere in questo blog falsità che con la realtà c'entrano ben poco, perché dovresti parlare di fatti reali, accaduti, non di pensieri e fantasie, se no scriviti un libro fantastico e pubblicalo, almeno c'è uno scopo.
-Anche per ricordati che sei parte
di noi.-
Hehe io rido da matti , e rido perché non ti sento e non vi sento parte della mia vita, ne avete fatto parte,ci lega ancora il papà molto probabilmente, se no, non so non ci saremmo neanche più visti, tu parli e ti pratichi per la tolleranza, democrazia e la comprensione, ma non fai così.
Io no vi tollero, ma non porto rancore, io non vi perdono, ma non mi interessa perdonarvi,riamango indifferente alla vostra vita, intervengo nel momento che mi fate passare per quello che non sono.
Sarei veramente una persona con gravi problemi emotivi e mentali se come descrivete voi, fosse che vi voglio una mare di bene, non vedo altro che voi, la mia famiglia!!, vi amassi....e , mi giro perche vi voglio bene e faccio i capricci, tengo il muso...
ma che so Scemo???
Io ho fatto le mie scelte,con te , fino a quando non accetti la realtà , non accetti la mia verità non voglio averci a che fare. Ma io ti ho mai cercato ho mai avuto bisogno o forse l'ho anche dimostrato con i fatti quello che dico e penso?

Notes ha detto...

E' una famiglia difficile
politicamente frammentata
moralmente interdetta
filosoficamente scontrosa
fiduciosa nel mondo in modi e maniere contrastanti.

provata da mille parole non dette
segnata da altrettante incomprensioni
gelosie e fraintendimenti
esperienze difficili da elaborare e da sciogliere
affetti annodati alla gola e abbracci interrotti
provata
stanca
malinconica e un poco rancorosa

Se Dio avesse considerato opportuno che l'uomo guardasse indietro gli avrebbe posto gli occhi nella nuca

Spesso coloro che non stanno bene covano risentimenti irrisolti o rimangono per vari motivi emotivamente legati alle esperienze negati vissute con uno o entrambi i genitori. Per aiutarli a star bene perciò indispensabile insegnar loro ad eliminare il passato.

Il risentimento (o rancore) è un'emozione data da un misto di rabbia e desiderio di rivalsa, protratto nel tempo, che si prova come conseguenza di un torto subito, sia esso reale o immaginario.



aventi in comune la discendenza da uno stesso progenitore o progenitrice nel caso di famiglia matriarcale, da una unione legale
La parentela è un vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite (art. 74 cc). Questo vincolo è costituito da legami biologici, sociali, culturali e giuridici.

Marco ha detto...

Auguri, anche se un pelino in ritardo. Sono sempre a Fair Isle, Shetland, e nelle ultime settimane internet è stato "down" (anche ora lo sto scroccando in modo rocambolesco). Scarsi collegamenti, poco segnale telefonico, internet quando ne ha voglia: quest'isola è davvero isolata - ma pur sempre nei limiti della cosiddetta civiltà, con relativi pro e contro. Ti racconterò meglio poi, per ora puoi vedere qualche foto qui: http://www.flickr.com/photos/marco_plebani/sets/72157624413574241/ (tra qualche giorno ne aggiungo altre).