"Le storie servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma all'uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché in apparenza non servono a niente: come le poesie e la musica, come il teatro e lo sport... Servono all'uomo completo e, vorrei aggiungere, a completare un uomo."
Gianni Rodari


mercoledì 2 dicembre 2009

La ricetta della felicità (per 3 persone)







- 300gr di mozzarella fresca,

- 200gr di caprino appena fatto,

- 100gr di miele di castagno,

- thé alla menta (3 tazze abbondanti)

- pane (q.b.)

- 3 Soci fondatori di un'associazione un po' bislacca

- un appartamento in disordine

- scatoloni per un trasloco

- un appuntamento non previsto presso una Azienda Agricola



Fondare con altri due colleghi un'APS. I colleghi diventano Soci fondatori all'atto della firma, continuare ad amalgamare per evitare che l'associazione impazzisca.

Recarsi in gruppo all'appuntamento non previsto presso l'Azienda Agricola preferita.

Fare un sacco di moine e lusinghe fin tanto che il gestore non ceda e vi regali prodotti caseari a chili. In questo caso, si prendano solo le quantità sopra descritte, con l'educata ritrosia di chi non vuole approfittare.

Rientrare verso l'ufficio e, a metà strada, accorgersi che non c'è pane a disposizione.

Girare l'auto e fare rotta verso casa.

Arrivati in cortile, lasciar riposare al sole per circa 10 minuti i due Soci. Nel frattempo risistemare l'appartamento disordinato, buttare dalla finestra gli scatoloni per il trasloco in corso e riassettare il tavolo della cucina. I piatti del giorno prima fanno contorno, lasciateli pure dove sono.

Disporre sulla tavola piatti, posate, bicchieri. Meglio se puliti.

Mettere a bollire delle foglie di thé al bergamotto con foglie di menta e un cucchiaio di miele di castagno.

Far accomodare i Soci nell'appartamento per poi guidarli al tavolo apparecchiato.

Spalmare il caprino su piccole fette di pane e irrorarlo con miele a gocce.

Tagliare con grazia la mozzarella, aspergerla di miele.

Assaporare.

Sorseggiare il thé.

Ripetere gli ultimi passaggi a volontà.



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