
I Clash nelle orecchie spaccano i timpani di energica allegria.
I piccoli marinai se la giocano saltando sul gommone vicino alle tende,
senza ricordare nemmeno una delle fatiche del viaggio.
Il tramonto rosso fuoco si spalma su nuvoloni minacciosi
e incombenti, oltre gli enormi gigni delle montagne.
Lingue ocra di vecchie frane primaverili leccano i fianchi delle colline,
cosparse di boschi calvi, verde smeraldo.
La pelle, lisciata dopo l'acqua e il sapone,
richiama da lontano mani che la possano sentire e riaccendere.
L'aria fresca e umida promette battaglia per la notte,
e fa dei lampi in lontananza i suoi araldi privilegiati.
Il domani promette fiumi, laghi, acque ghiacciate, nutella, latte,
paste scotte e troppo salate, risate, tanta stanchezza, sole a non finire.
Testa vuota e pensieri concentrati.
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