
Stanco e soddisfatto. Così mi piace chiudere le mie giornate.
Quando la passione per le cose che faccio mi scorre veloce tra i pensieri e le parole; e i piedi e le mani ne fanno viaggi e fatiche.
In questi giorni di fiume, nebbia, boschi, pesci e volatili migratori, ho aggiunto un nuovo piccolo passo sulla mia strada per diventare un Girografo professionista.
Tra una Nutria e qualche Tuffetto, tra una piccola rapida e un bagno nella Peste d'Acqua, sono stato ufficialmente riconosciuto come "Marinaio di Foresta abilitato alla divulgazione dei fatti della Natura lungo i principali e secondari corsi dei Fiumi dell'Impero".
Nel mio baule c'è una una bolla reale con timbro e ceralacca che lo attesta, casomai ce ne fosse bisogno.
Più che questo, posso dirmi soddisfatto per le magnifiche persone che ho potuto incontrare: a cominciare dal Pescivendolo Rosso, figlio di figli di vichinghi dal sorriso contagioso e la stretta poderosa; al Timido Insegnate, barcaiolo forzuto esperto nell'arringare mandrie di marmocchi con parole magnetiche; alla esuberante Donna di Mare, con la sua avversione per le correnti fluviali e la parlata dirompente; al Vecchio e Giovane, i pescatori di Borgo Framonti Basso, così diversi eppure così uguali come solo due amici che sembrano nonno e nipote possono essere; per finire con l'Uomo Semplice, così semplicemente semplice da risultare naturalmente piacevole e fraterno.
E poi la Mammina delle Fate e il Capitano dei Capitani, sempre attenti e premurosi, anche quando lanciano occhiate fulminanti che malcelano lo stupore per le piccoli e grandi baggianate che il sottoscritto può dire o mettere in pratica.
Il Fiume Azzurro è vita.
E in questi momenti lascio volentieri che mi scorra dentro.
Cullandomi verso le braccia di Morfeo.
Quando la passione per le cose che faccio mi scorre veloce tra i pensieri e le parole; e i piedi e le mani ne fanno viaggi e fatiche.
In questi giorni di fiume, nebbia, boschi, pesci e volatili migratori, ho aggiunto un nuovo piccolo passo sulla mia strada per diventare un Girografo professionista.
Tra una Nutria e qualche Tuffetto, tra una piccola rapida e un bagno nella Peste d'Acqua, sono stato ufficialmente riconosciuto come "Marinaio di Foresta abilitato alla divulgazione dei fatti della Natura lungo i principali e secondari corsi dei Fiumi dell'Impero".
Nel mio baule c'è una una bolla reale con timbro e ceralacca che lo attesta, casomai ce ne fosse bisogno.
Più che questo, posso dirmi soddisfatto per le magnifiche persone che ho potuto incontrare: a cominciare dal Pescivendolo Rosso, figlio di figli di vichinghi dal sorriso contagioso e la stretta poderosa; al Timido Insegnate, barcaiolo forzuto esperto nell'arringare mandrie di marmocchi con parole magnetiche; alla esuberante Donna di Mare, con la sua avversione per le correnti fluviali e la parlata dirompente; al Vecchio e Giovane, i pescatori di Borgo Framonti Basso, così diversi eppure così uguali come solo due amici che sembrano nonno e nipote possono essere; per finire con l'Uomo Semplice, così semplicemente semplice da risultare naturalmente piacevole e fraterno.
E poi la Mammina delle Fate e il Capitano dei Capitani, sempre attenti e premurosi, anche quando lanciano occhiate fulminanti che malcelano lo stupore per le piccoli e grandi baggianate che il sottoscritto può dire o mettere in pratica.
Il Fiume Azzurro è vita.
E in questi momenti lascio volentieri che mi scorra dentro.
Cullandomi verso le braccia di Morfeo.
1 commento:
io non so se sono io che l'ho visto adesso, il sos occupateci, oppure l'hai messo ora. comunque è geniale.
te l'ho copiato vilmente. :O)
Posta un commento