Intanto il marinaio se ne sta sulla scialuppa alla deriva, mangia quello che pesca e pesca quello che mangia.
Sdraiato a gambe incrociate, il legnetto con la lenza tenuto su dall'alluce prensile e il cappello spelacchiato calcato in testa, sotto il sole di fine inverno e il vento d'inizio primavera.
Innamorandosi una volta delle nuvole a forma di fate e una volta di quelle a forma di sirene.
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Pineta del Vigano (Golasecca, VA)
1 commento:
non hai visto ,oh marinaio, tra le roverelle quel lampo? non solo sole, ma il sorriso di una fata!
Ale del Bosco
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