
Mal che vada, una casa l'abbiamo trovata. In realtà ce ne restano cinque da visitare, ancora. Ma l'Uomo Senza Un Dito ha fatto quello che aveva promesso e una piccola reggia ce l'ha trovata.
L'Uomo Senza un Dito non finisce una frase, non risponde ad una domanda, asserisce solo quanto gli fa comodo, ignora i tuoi ragionamenti, cammina lento apposta per lasciarti nel limbo dei suoi silenzi, non permette che si rivolga una libera parola al padrone di casa, salvo i saluti e i convenevoli, gestisce prezzi e costi con tempi e modi suoi, è scontroso e sgusciante al tempo stesso.
Però, la piccola reggia è una casa degli hobbit al terzo piano, nel sottotetto. Due balconi per godere della luce dell'alba e del tramonto, una stanza da trasformare in studio e camera da lettura, due divani in pelle ai quali dovrò abituarmi, una cucina luminosa con le antine pulite, tanto spazio per mensole e librerie, ampio parcheggio e una pizzeria a legna appena fuori dal cortile.
Il prezzo è un dito della mano sinistra ogni tre mesi, ma per qualche tempo possiamo permettercelo.
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