
Qualche giorno prima il vento era cambiato, e la nave scorreva veloce. Gli uomini si godevano il sole e le nuvole di cotone. Il lavoro di braccia e gambe era più lieve, anche se i segni delle corde e del sale erano evidenti più che mai.
Anche il capitano preferiva stare all'aperto. E la sua voce aveva cambiato tono e battuta. Ora le parole non calavano più come scuri o mannaie sulle orecchie degli uomini alle vele: assomigliavano semmai alle gocce di pioggia decise e insistenti di un rinfrescante acquazzone estivo.
Da qualche giorno il vento era cambiato, la fatica era soddisfacente e la nave viaggiava senza gradi intoppi. Si preparavano gli arpioni, le funi e i barili per la caccia grossa. Qualche punto interrogativo sulla rotta restava, ma quello, del resto, era sempre dipeso dall'apparire delle balene.
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