Due giorni di fumo di griglia, ottimi vini, lividi di gioco, palloni volanti, coccole e risate, lupi e villici, battaglie di cuscini, sculture di pietra, equilibri impossibili, vestiti bagnati, documentari antropologici e resistenza: alla nostalgia, alla omologazione, all'assenza di senso, alle paranoie, alla vigliaccheria, alla ipocrisia. Verso il sorriso ammiccante di un avvenire improbabile, ma più che desiderabile e assolutamente sostenibile.
Un grazie speciale alla Fata anarchica,
per il suo corso accelerato di feng-sushi,
sul passaggio dei flussi di equilibrio dalla mente,
al cuore, alle mani, alle pietre del giorno.

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