
Al rientro, un piccolo weekend di fiume senza angeli custodi, di racconti spassosamente bilingue, di passeggiate in montagna in strette gole scoscese, di affetti e amicizie a lungo trascurati.
Indossando Stivali delle Sette Leghe e valicando in quattro balzi le prealpi di Città Primadeimonti, per ritrovarsi nella piana di Nebbiascura e poi su monti alle spalle della Città dei Mattoni.
Ma saltellando felici e incoscienti per la campagna, si fa anche in tempo a calpestare qualcuno che non meriterebbe altro dolore, ma solo quiete.
E chiedere scusa mentre si cerca di spiegar d'esser stati fraintesi, non è cosa facile per i più abili oratori, figuarsi per un rozzo marinaio. Ma quiete sia.
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